L’igiene dentale è la branca dell’odontoiatria che si occupa della prevenzione di tutte le patologie del cavo orale mediante terapie e trattamenti quali: detartrasi, diagnosi di igiene dentale, applicazioni di fluoro e desensibilizzanti, istruzioni di tecniche di igiene, indicazioni alimentari e prescrizione di collutori e presidi di igiene domiciliare.
L’igiene dentale può essere praticata dall’odontoiatra e dall’igienista dentale, il quale deve essere in possesso di un Diploma di laurea in Igiene Dentale rilasciato unicamente dall’Università e si occupa esclusivamente di Igiene e Prevenzione del cavo orale.
La placca betterica che permane intorno ai denti e non viene rimossa si può trasformare in tartaro attraverso la deposizione di sali di calcio che sono normalmente presenti nella saliva, dando origine a formazioni più dure e consistenti che si depositano tra il dente e la gengiva infiammando i tessuti di sostegno intorno al dente stesso.
Per tale motivo è fortemente consigliabile periodicamente rivolgersi al proprio dentista per effettuare una corretta igiene professionale.
Tale igiene, nel nostro studio ha una durata di un’ora circa e viene praticata con strumenti meccanici ultrasonici e manuali dente per dente.
In un paziente che non presenta problemi parodontali (PIORREA), effettuiamo richiami semestrali (6 mesi) che hanno anche la funzione di intercettare eventuali lesioni cariose iniziali.
Questa procedura, indicata per la terapia delle parodontiti, viene generalmente condotta con l’ausilio di anestesia locale. L’obiettivo primario è di asportare depositi duri e molli dalle superfici radicolari, lasciando superfici radicolari “pulite” e “lisce” per favorire la guarigione dei tessuti parodontali che normalmente risulta nella risoluzione o almeno nella riduzione dei processi infiammatori locali e nella conseguente riduzione della profondità della tasca.
La detartrasi e levigatura radicolare viene pianificata in un numero variabile di sedute, che dipende fondamentalmente dalla gravità della parodontite e dall’esperienza dell’operatore. Sono spesso necessarie alcune ore di lavoro accurato (da 2 a 6 in media) per rimuovere gli agenti causali ed i fattori di ritenzione microbica. La strategia di approccio può essere differente. Esistono protocolli che prevedono una serie di brevi sedute successive, comunque ravvicinate fra loro (per esempio sedute di 1 ora con frequenza settimanale), o un numero minore di sedute più lunghe (di 2 ore), fino a protocolli in cui la terapia sottogengivale viene conclusa in una o due sedute molto ravvicinate (per esempio in 2 giorni consecutivi). Non esistono studi conclusivi che indichino una maggiore efficacia di uno di questi approcci, anche se la tendenza attuale è quella di compattare, per quanto possibile, la terapia causale in un minore numero di sedute ravvicinate fra loro.
L’uso di collutori per la prevenzione delle malattie parodontali non fornisce vantaggi quando l’igiene domiciliare meccanica è eseguita correttamente, mentre è raccomandato quando non può essere attuata con efficacia. Infatti, i collutori sono efficaci, per limitati periodi di tempo, nella inibizione della formazione della placca e nella prevenzione della gengivite anche in assenza di spazzolamento meccanico.
L’uso dei collutori può essere di ausilio, come supporto all’igiene domiciliare meccanica, nel periodo immediatamente successivo alla terapia, per prevenire o ritardare la ricolonizzazione batterica.
I collutori di per sé non sono efficaci nella terapia della parodontite perché non raggiungono il fondo delle tasche parodontali e non disgregano il biofilm batterico.
Il collluttorio da utilizzare dopo terapia igienica quando indicato dell’igienista è a base di Clorexidina 0,20%, che ha la funzione di ridurre l’infiammazione gengivale. Solitamente si utilizza in forma liquida con 2 scicqui al giorno per 1 settimana.
È tuttavia importante sottolineare che i collutori devono essere considerati complementi e non sostituti permanenti dell’igiene orale domiciliare meccanica.